Bruno Barbieri
lascia Cotidie e riparte da una
vecchia trattoria a Bologna
lascia Cotidie e riparte da una
vecchia trattoria a Bologna
Così
come non tutte le ciambelle riescono col buco, non è detto che ogni ristorante
italiano fuori dai patri confini debba funzionare alla perfezione. A un anno e mezzo dall’apertura, Bruno
Barbieri cede le sue quote del ristorante londinese Cotidie.Il giudice di
Masterchef ha spiegato le ragioni in un’intervista al Gambero Rosso, parlando
anche di nuovi progetti non soltanto televisivi. A Londra, ha detto Barbieri, c’è poco interesse per la cucina italiana
e per le materie prime, senza considerare i costi proibitivi degli affitti
(25mila sterline al mese sono una bella cifra, in effetti). Il locale andava
così così e al cuoco emiliano tra una registrazione di Masterchef e un’altra di
Masterchef junior, erano venute meno le
motivazioni. Ora ha in programma di aprire un nuovo locale a Bologna, tra
le grandi città italiane una di quelle dove la ristorazione ha più problemi.
Coraggioso. Ma la sfida di Barbieri non finisce qui. “Vorrei partire da una vecchia trattoria anni ’60, riprendere cose
dimenticate e lasciarmi alle spalle dettagli e obblighi che l’alta ristorazione
porta con sé, dal tovagliato alla cantina sterminata a tutto il resto. Oggi la ristorazione deve essere alla
portata di tutti”. D’accordo chef, ma per farci mangiare cosa? Piatti
semplici e tradizionali, accessibili da tutti, questa è la grande scommessa di
Barbieri. Anno di apertura: 2014. E così, dopo Eatalyworld di Farinetti, anche il Mr. Mappazzone di Masterchef
come non tutte le ciambelle riescono col buco, non è detto che ogni ristorante
italiano fuori dai patri confini debba funzionare alla perfezione. A un anno e mezzo dall’apertura, Bruno
Barbieri cede le sue quote del ristorante londinese Cotidie.Il giudice di
Masterchef ha spiegato le ragioni in un’intervista al Gambero Rosso, parlando
anche di nuovi progetti non soltanto televisivi. A Londra, ha detto Barbieri, c’è poco interesse per la cucina italiana
e per le materie prime, senza considerare i costi proibitivi degli affitti
(25mila sterline al mese sono una bella cifra, in effetti). Il locale andava
così così e al cuoco emiliano tra una registrazione di Masterchef e un’altra di
Masterchef junior, erano venute meno le
motivazioni. Ora ha in programma di aprire un nuovo locale a Bologna, tra
le grandi città italiane una di quelle dove la ristorazione ha più problemi.
Coraggioso. Ma la sfida di Barbieri non finisce qui. “Vorrei partire da una vecchia trattoria anni ’60, riprendere cose
dimenticate e lasciarmi alle spalle dettagli e obblighi che l’alta ristorazione
porta con sé, dal tovagliato alla cantina sterminata a tutto il resto. Oggi la ristorazione deve essere alla
portata di tutti”. D’accordo chef, ma per farci mangiare cosa? Piatti
semplici e tradizionali, accessibili da tutti, questa è la grande scommessa di
Barbieri. Anno di apertura: 2014. E così, dopo Eatalyworld di Farinetti, anche il Mr. Mappazzone di Masterchef
scommette su
Bologna.
Finalmente un po’ di fermento, si potrebbe commentare.
Bologna.
Finalmente un po’ di fermento, si potrebbe commentare.
Crediti | Link: Gambero Rosso,
Dissapore, immagine: Jacopo Salvi
Dissapore, immagine: Jacopo Salvi