Prosecco vs Prosek,
incertezza giuridica sull’italian sounding
incertezza giuridica sull’italian sounding
A
pochi giorni dall’entrata in Europa della Croazia si alza lo stato di allarme
dei produttori di Prosecco.
pochi giorni dall’entrata in Europa della Croazia si alza lo stato di allarme
dei produttori di Prosecco.
Il
vino tra i simboli oggi più conosciuti del Made in Italy e tra i più contraffatti ed emulati all’estero, adesso deve fare i
conti all’interno della Comunità con il Prosek, il vino da dessert tipico del
territorio croato. Non basta l’avere avuto riconosciuto un paladino vigilante,
Andrea Battistella, incaricato recentemente dal Ministero delle Politiche
Agricole di monitorare la corretta vendita del Prosecco nei locali e di
denunciare eventuali anomalie o scorrettezze (per ora l’iniziativa è
circoscritta solo alla città di Treviso), la tutela del nome ancora è una
battaglia a lungo termine.
vino tra i simboli oggi più conosciuti del Made in Italy e tra i più contraffatti ed emulati all’estero, adesso deve fare i
conti all’interno della Comunità con il Prosek, il vino da dessert tipico del
territorio croato. Non basta l’avere avuto riconosciuto un paladino vigilante,
Andrea Battistella, incaricato recentemente dal Ministero delle Politiche
Agricole di monitorare la corretta vendita del Prosecco nei locali e di
denunciare eventuali anomalie o scorrettezze (per ora l’iniziativa è
circoscritta solo alla città di Treviso), la tutela del nome ancora è una
battaglia a lungo termine.
Il
Prosecco è riconosciuto dall’Ue come Dop ma sotto il profilo giuridico questo
non costituisce una reale protezione. Perché non è ancora certo che il nome
“Prosek” sia una palese
evocazione illegale del “Prosecco”. Ancora i produttori croati non si
sono pronunciati. Non si sà se rinunceranno al nome con cui è sempre stato
chiamato il loro vino. C’è il rischio, all’orizzonte, di una risoluzione
davanti la Corte di giustizia, l’unica autorità competente che potrebbe
risolvere il caso qualora il govermo e i produttori italiani dovessero
presentare un ricorso alla luce del rifiuto delle cantine croate.
Prosecco è riconosciuto dall’Ue come Dop ma sotto il profilo giuridico questo
non costituisce una reale protezione. Perché non è ancora certo che il nome
“Prosek” sia una palese
evocazione illegale del “Prosecco”. Ancora i produttori croati non si
sono pronunciati. Non si sà se rinunceranno al nome con cui è sempre stato
chiamato il loro vino. C’è il rischio, all’orizzonte, di una risoluzione
davanti la Corte di giustizia, l’unica autorità competente che potrebbe
risolvere il caso qualora il govermo e i produttori italiani dovessero
presentare un ricorso alla luce del rifiuto delle cantine croate.
Link: Cronache di Gusto