QUESTA ESTATE SI BEVE VINO ROSSO FREDDO

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Vino rosso anche
d’estate, al via ‘Chianti, gustalo fresco’
Puglia,
col Fichimori, apripista dei Negroamaro da bere a freddo
di Alessandra Moneti
I
vini rossi d’estate. Freddi. Quello che sembrava un tabù, diventa quest’anno
una tendenza. A destagionalizzare il consumo di nettari rossi è il Consorzio
Vino Chianti che,a Roma, presenta il progetto “Chianti fresco: gustalo a
16 gradi”, con la collaborazione di Co.Vi.Ro., l’Arte dei Vinattieri e
l’Accademia della Cultura Gastronomica. “Occorre seguire – spiega il
Consorzio toscano – una semplice ma fondamentale regola: la temperatura, che
deve essere corretta come il clima che si trova in cantina”. A 16 gradi,
precisano gli enotecari ed esperti nella mescita, si apprezzano la gradevolezza,
e la freschezza di profumi e aromi che si sprigionano quando si sorseggia un
calice di Chianti durante l’estate.
Le
vinerie coinvolte riceveranno il kit ‘rinfresca vino’, una sorta di
‘cappottino’ targato Chianti per mantenere o per raggiungere la regolare temperatura
di servizio. Così, dall’enoappassionato all’addetto ai lavori, si potrà
scoprire un nuovo modo di bere il Chianti durante l’estate: “un prodotto
dai tratti distintivi come sa essere il Sangiovese di Toscana, un vino giovane,
dallo stile contemporaneo per un’esperienza di sensi e di gusto”,
affermano dal Consorzio fiorentino. “Quando si parla di Chianti Docg, si
parla di storia e tradizione ma anche di innovazione” afferma il
presidente del Consorzio Chianti, Giovanni Busi nel presentare “un nuovo
modo di bere il Chianti che crediamo e speriamo possa rivoluzionare l’approccio
al consumo dei vini rossi durante l’estate. Il Chianti, pur richiamando cultura
e territorio, è un vino giovane, fresco, perfetto in stile aperitivo. E’ un
sorso di Toscana nel bicchiere che, in abbinamento a molte ricette della cucina
italiana, conferma il suo appeal conviviale ed informale”.
Non
tutti i rossi tuttavia possono esser bevuti freddi, anzi la stragrande
maggioranza no. A giudizio degli esperti, è impensabile mettere in frigo un
Barolo o un Amarone. Ma ci sono anche una nicchia di nettari vocati per il
consumo nella bella stagione. Peraltro i rossi, per alcuni consumatori,
costituiscono una alternativa light ai bianchi che possono peccare di eccesso
di solforosa. In Puglia, ad esempio, d’estate impazza il Fichimori, un vino
prodotto dell’azienda Tormaresca del gruppo Antinori da uve Negroamaro del
Salento, probabilmente il primo rosso da bere freddo di frigo. La temperatura
consigliata per il servizio è intorno ai 10 gradi.
Novità
Made in Italy, questa estate, anche a fine pasto. Amaro Lucano lancia il bere
miscelato come nuova modalità di consumo dello storico amaro di Pisticci, nel
materano. L’amaro, che si compone di oltre 30 erbe officinali secondo una
ricetta immutata dal 1894, diventa ingrediente base per una serie di cocktail
alternativi che, con Bartender.it, si possono gustare in locali affermati tra i
quali locali di tendenza a Roma, Viareggio, Busto Arsizio e Courmayeur.

Link: Ansa

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