Intagliatori si
nasce
nasce
di Luca Bonacini
Viene
dall’Oriente, probabilmente dalla Thailandia dove è sport nazionale, l’arte
antica dell’intaglio di frutta e ortaggi e affonda le sue radici fino al
lontano 1300. Una tecnica scultorea che conta parecchi estimatori anche in
Italia, e a Modena sta nascendo una vera e propria scuola. E’ Claudio Salvador
uno degli artigiani emiliani più abili ad esercitare questa
disciplina che sta cominciando a diffondersi, non ha remore a insegnarne i
segreti a chi rimane sedotto dalla sua capacità di maneggiare quel particolare
coltello come se fosse una stilografica. Un’abilità che consente di ottenere straordinarie
sculture di frutta, di verdura, di Parmigiano, addirittura di sapone, che
lasciano stupiti quanti si avvicinano per osservarne la pregevole fattura, mentre
sono esposti in colorati buffet all’interno di importanti kermesse. Vedere
all’opera un intagliatore è un esperienza unica e viene subito voglia di
carpire i segreti di quell’eccezionale dote certamente acquisita con anni di
esperienza, che trasforma in opere d’arte zucche che arrivano al peso di oltre
400 kg. o addirittura 900 kg. negli Stati Uniti dove ci sono le più grandi del
mondo, ma anche le angurie possono essere soggetti interessanti da trasformare
con quel contrasto di bianco, rosso e verde, in sculture di sicuro effetto.
dall’Oriente, probabilmente dalla Thailandia dove è sport nazionale, l’arte
antica dell’intaglio di frutta e ortaggi e affonda le sue radici fino al
lontano 1300. Una tecnica scultorea che conta parecchi estimatori anche in
Italia, e a Modena sta nascendo una vera e propria scuola. E’ Claudio Salvador
uno degli artigiani emiliani più abili ad esercitare questa
disciplina che sta cominciando a diffondersi, non ha remore a insegnarne i
segreti a chi rimane sedotto dalla sua capacità di maneggiare quel particolare
coltello come se fosse una stilografica. Un’abilità che consente di ottenere straordinarie
sculture di frutta, di verdura, di Parmigiano, addirittura di sapone, che
lasciano stupiti quanti si avvicinano per osservarne la pregevole fattura, mentre
sono esposti in colorati buffet all’interno di importanti kermesse. Vedere
all’opera un intagliatore è un esperienza unica e viene subito voglia di
carpire i segreti di quell’eccezionale dote certamente acquisita con anni di
esperienza, che trasforma in opere d’arte zucche che arrivano al peso di oltre
400 kg. o addirittura 900 kg. negli Stati Uniti dove ci sono le più grandi del
mondo, ma anche le angurie possono essere soggetti interessanti da trasformare
con quel contrasto di bianco, rosso e verde, in sculture di sicuro effetto.
Un’arte senza confini dove l’ampia scelta della materia prima consente di
spaziare, utilizzando praticamente tutta la verdura : con le rape e i rapanelli
si ottengono margherite, con il ravanello Daicon splendide rose e orchidee, con
i peperoni si riproducono delicati anturium, con le melanzane pecore o
pinguini, mentre i porri diverranno candelabri, e le verze alberi di natale. Un
arte che ha condotto Claudio a rappresentare l’Italia con le sue creazioni in
giro per l’Europa in importanti consessi internazionali nei quali ha portato
con sé di volta in volta anche la sua città, e qualche volta la fiera torre Ghirlandina abilmente intagliata su zucche o cocomere. Tanta passione e un
palmares che lascia stupiti, con numerose partecipazioni internazionali nei
concorsi più blasonati: il conseguimento della medaglia d’oro per tre volte
agli internazionali d’Italia; il terzo posto alle Olimpiadi dell’intaglio; il
secondo posto agli Europei di Salisburgo con una “lucertola di zucca”, e ancora
la medaglia d’argento ai Mondiali in Lussemburgo con una “composizione floreale
di Parmigiano”, che ha lasciato letteralmente a bocca aperta Sua Maestà il re
del ricco paese nord europeo.
spaziare, utilizzando praticamente tutta la verdura : con le rape e i rapanelli
si ottengono margherite, con il ravanello Daicon splendide rose e orchidee, con
i peperoni si riproducono delicati anturium, con le melanzane pecore o
pinguini, mentre i porri diverranno candelabri, e le verze alberi di natale. Un
arte che ha condotto Claudio a rappresentare l’Italia con le sue creazioni in
giro per l’Europa in importanti consessi internazionali nei quali ha portato
con sé di volta in volta anche la sua città, e qualche volta la fiera torre Ghirlandina abilmente intagliata su zucche o cocomere. Tanta passione e un
palmares che lascia stupiti, con numerose partecipazioni internazionali nei
concorsi più blasonati: il conseguimento della medaglia d’oro per tre volte
agli internazionali d’Italia; il terzo posto alle Olimpiadi dell’intaglio; il
secondo posto agli Europei di Salisburgo con una “lucertola di zucca”, e ancora
la medaglia d’argento ai Mondiali in Lussemburgo con una “composizione floreale
di Parmigiano”, che ha lasciato letteralmente a bocca aperta Sua Maestà il re
del ricco paese nord europeo.
Credits immagini: FrutArt.com – Picasaweb.com