tutti i fritti vengono per nuocere
Luca Bonacini
l’ultimo tabù eno gastronomico poche sere fa a Modena al locale “il Pesce fuor d’acqua”. Quella che era ritenuta essere la regola aurea del gourmet che
impone di abbinare al pesce esclusivamente il vino bianco, si è rivelata ormai roba
superata, un precetto mai rinnegato neppure da James Bond, che svela l’identità
del perfido Red Grant nel film Dalla
Russia con amore, proprio grazie alla scellerata preferenza del cattivo per pesce e vino rosso. Ma oggi
non è più cosi, alcuni grandi rossi o rosè possono dare il meglio con il pesce,
e si è visto che anche un Lambrusco di Sorbara come il “Radici” di Paltrinieri che
arriva sul palato dando pulizia, e sgrassando con la sua acidità, può essere un abbinamento perfetto. Un aperitivo
sicuramente diverso, quello che si è consumato nel locale di via Vignolese dove
un ottimo fritto misto di pesce ha incontrato lo spumeggiante e chiaro
lambrusco di Sorbara “Radici” della
Cantina Paltrinieri. Ogni martedì in questo locale nella periferia della
città, di fronte all’Università, si può godere della migliore frittura e del
migliore pesce, cucinato a regola d’arte e servito anche al tavolo nella
distesa antistante, per un aperitivo non convenzionale. Nella più solida
tradizione dello street food, accanto al calice del pluripremiato Radici di
Paltrinieri, simbolo della rinascita del Lambrusco, ecco arrivare grandi coni
di carta gialla fumanti, pieni di frittura mista di pesce, appetitosa e ben
calda: calamari, alici, gamberi, frittelle di baccalà, tempura di verdure con
seppia, acquarelle, polenta grigliata e verdure panate con bottarga di ricciola
e baccalà mantecato.
Un modo diverso di declinare la cucina del mare, con una
formula innovativa, qui il pesce si può acquistare
crudo da portare a casa, mangiarlo al tavolo cucinato al momento, oppure
ordinarlo e farselo recapitare a casa, sempre rispettando la stagionalità,
una grande selezione di materie prime con collaudati fornitori giornalieri, che
arrivano ogni giorno da Mazzara del Vallo, in un menù che cambia sempre in base
agli arrivi, le alici marinate, la ricciola, il dentice, i crudi, la tartarre
di pesce, il salmone, il branzino, lo stoccafisso, la buzzonaglia, le sarde
alla beccafico. Una gestione ormai consolidata dopo oltre due anni che offre un
servizio unico nel suo genere, pesce di qualità preparato al momento e grandi
bottiglie, con il rosè di Cantina della Volta, l’Eclissi e il Radici di
Paltrinieri, i bianchi di Tasca d’Almerita, dell’Abbazia di Novacella, del
Conte della Vipera, di Anselmi, per un aperitivo diverso da bersi in compagnia,
e tutti i martedì alle 19 una degustazione con un calice di vino e
un’abbondante porzione di fritto misto a una quota simbolica di 5 euro.