LE POSATE cambiano LA PERCEZIONE DEL GUSTO

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Siamo ciò con cui mangiamo: 
le posate cambiano i sapori
I veri foodies sono avvisati, se
vogliono essere in è bene che abbandonino i corsi di design per concentrarsi su
Ingegneria dei Materiali.

La nuova frontiera del gastrofighettismo è
la disquisizione su come i diversi
materiali impiegati per la fabbricazione della posateria possano alterare la
nostra percezione del gusto
. La scienza incoraggia: una ricerca della
University College di Londra ha dimostrato che quanti si sono sottoposti
all’esperimento, della durata di tre anni, sono stati in grado di identificare il sapore dei diversi cucchiai e stabilire
come questa abbia alterato la loro visione degli alimenti
. Non vi basta per
iniziare un flame? Allora parliamo della prova sul campo eseguita da Quilon,
ristorante indiano di Londra premiato dalle guide gastronomiche in particolare
la Michelin. Al selezionatissimo pubblico sono
state fornite posate di sette metalli differenti con cui consumare una cena
:
rame, oro, argento, stagno, zinco, cromo e acciaio inossidabile. Com’è andata?
Rame e zinco hanno dato un sapore forte e molto distinguibile, il prezioso
argento è risultato spento e monotono e l’acciaio inossidabile s’è rivelato
metallico. Si sono stabiliti anche i primi abbinamenti: veto allo zinco con il
pesce, sì al rame con il pompelmo… ma c’è ancora molto da fare. Dopo il
sommelier è dunque giunto il momento del posér?
Crediti: Dissapore – Il Post

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