I TORTELLONI di MARADONA

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Quella volta che Maradona atterrò a Riolunato …
di Luca Bonacini


Maradona alle Polle di Riolunato !?
Proprio cosi. Era il pomeriggio di S.Valentino del febbraio 2004 quando
l’elicottero atterrò nella stazione sciistica dell’Appennino Modenese appena
rinnovata
dai fratelli Grani, raro caso di privato che si sostituisce al
pubblico, creando opportunità lavorative e valorizzando un territorio. La folla
di curiosi e fans che attendeva da due ore accerchiò il velivolo
mentre il
campione argentino scendeva in bermuda e scarpette incurante del metro di neve,
protetto dal solito manipolo di body guard, firmando autografi, palloni, e ogni
genere di gadget, e posando per i paparazzi. Dopo il taglio del nastro della
nuovissima seggiovia, e aver salutato una rappresentanza di tifosi partenopei
venuti apposta da Napoli, ha raggiunto accompagnato da cori da stadio l’ingresso
del ristorante Tana del Lupo, riservato interamente per lui dai gestori Ermanno,
Ombretta, Lisa e Luca, e finalmente insieme a Gigi Maifredi e a Renzo Ulivieri ha
potuto indisturbato accomodarsi a tavola, dove lo attendevano tortelloni burro
e salvia, tortellini alla panna, e stinco al forno con patate.
Prima del
commiato il campione si è fatto dare un pallone e ha stregato gli ospiti con
alcuni dei mirabolanti palleggi che lo hanno reso cosi famoso, ed entrato in
cucina ha voluto complimentarsi con gli chef e i collaboratori, e si è fatto
preparare un cestino da viaggio con due porzioni di quel prelibato stinco al
forno appena gustato
. Altre celebrità sono di casa alla Tana del Lupo a 1350
metri di altitudine, dove ci si può ristorare prima o dopo aver raggiunto Passo
del Lupo o il Cimoncino, gustando specialità montanare ma anche zuppe, pizze,
piadine e panini, come si conviene a un ambiente di montagna che oggi deve
confrontarsi con gli appassionati dello sci, ma soprattutto con i molti ragazzi
patiti dello snow board. Razzo Razzoli viene per la pizza, Alberto Tomba ordina
i soliti tortelloni, in un ambiente aperto tutto l’anno
, inaugurato nel ’75 e
gestito sempre dalla stessa famiglia ora ristrutturato completamente, che ha
mantenuto l’aspetto del rifugio di montagna e il tetto in legno, nonostante le
ampie vetrate, l’arredo e il design ultramoderni, con pedane e ascensori che
garantiscono l’estremo confort anche ai diversamente abili.

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