L’hamburgher con lo
sconto
sconto
e la pizza che si
paga dopo una settimana
paga dopo una settimana
di Luca Bonacini
La
crisi imperversa e tutti i comparti sono coinvolti dalla forte recessione, anche
gli esercenti combattono in prima fila contro la bottega vuota, e accade sempre
più spesso che a partire dai grandi gruppi al piccolo commerciante, nascano iniziative di solidarietà per fronteggiare
la mancanza di clienti e l’oggettiva assenza di liquidità. E’ notizia di ieri
che da Mc Donald l’hamburger si può comprare al prezzo di un caffè, il colosso del fast food ha abbassato il
prezzo del suo prodotto simbolo a 90 centesimi “sotto la soglia di un
euro, su cui si era assestato dal 2004, senza cambiarne ricetta e
qualità”, annuncia in una nota il gruppo americano. Il motivo? “In un
momento difficile come quello che l’Italia sta attraversando, l’azienda ha
deciso di dare un segnale molto concreto di vicinanza ai consumatori”.
Mentre a Napoli c’è chi rispolvera una vecchia usanza partenopea, che insieme
al “caffè sospeso” la dice lunga sulla solidarietà dei napoletani nei momenti
duri. E’ il pizzaiolo Gino Sorbillo, noto anche per diverse iniziative di
solidarietà e di denuncia. “E’ il
momento di essere solidali e di credere nella città e nei napoletani – spiega
Sorbillo – In questo periodo di grande crisi economica e di collasso del
sistema economico nazionale e internazionale come al solito al Sud si soffre
più degli altri”. E cita un episodio: “Mi ha molto colpito la
vicenda del ladro con il volto scoperto e la pistola in pugno che ha sorpreso
qualche giorno fa un utente all’uscita di una pizzeria a Casoria, alle porte
della città, derubandolo soltanto delle quattro pizze che l’uomo aveva in
mano… ‘Stasera mangeranno i miei
figli’ ha detto il ladro e poi si è dato alla fuga”. Una storia
emblematica, afferma, per rispolverare un’antica usanza proprio napoletana: la
famosa ‘pizza oggi a otto’, la pizza, cioé che si faceva, fritta, nei bassi la
mattina presto e che veniva prelevata e consumata con la promessa di pagarla la
volta successiva (a 8 giorni), un credito che poi veniva puntualmente regolato”.
“Ormai – sottolinea con amarezza – la gente non ricorre più al
finanziamento per un telefonino o un pc, ma per mangiare…”. Da domani, dunque, la pizzeria Sorbillo
accetterà dalla gente del quartiere che non ha immediata disponibilità (una
per abitante, presentandosi nel locale personalmente) il pagamento ‘differito’
del prodotto. “E’ un atto di fiducia verso i napoletani, una nuova
scommessa sulla città che siamo certi non ci deluderà” dice il giovane
pizzaiolo sostenuto, come in altre occasioni, dal commissario regionale dei
Verdi Ecologisti, Francesco Emilio Borrelli.
crisi imperversa e tutti i comparti sono coinvolti dalla forte recessione, anche
gli esercenti combattono in prima fila contro la bottega vuota, e accade sempre
più spesso che a partire dai grandi gruppi al piccolo commerciante, nascano iniziative di solidarietà per fronteggiare
la mancanza di clienti e l’oggettiva assenza di liquidità. E’ notizia di ieri
che da Mc Donald l’hamburger si può comprare al prezzo di un caffè, il colosso del fast food ha abbassato il
prezzo del suo prodotto simbolo a 90 centesimi “sotto la soglia di un
euro, su cui si era assestato dal 2004, senza cambiarne ricetta e
qualità”, annuncia in una nota il gruppo americano. Il motivo? “In un
momento difficile come quello che l’Italia sta attraversando, l’azienda ha
deciso di dare un segnale molto concreto di vicinanza ai consumatori”.
Mentre a Napoli c’è chi rispolvera una vecchia usanza partenopea, che insieme
al “caffè sospeso” la dice lunga sulla solidarietà dei napoletani nei momenti
duri. E’ il pizzaiolo Gino Sorbillo, noto anche per diverse iniziative di
solidarietà e di denuncia. “E’ il
momento di essere solidali e di credere nella città e nei napoletani – spiega
Sorbillo – In questo periodo di grande crisi economica e di collasso del
sistema economico nazionale e internazionale come al solito al Sud si soffre
più degli altri”. E cita un episodio: “Mi ha molto colpito la
vicenda del ladro con il volto scoperto e la pistola in pugno che ha sorpreso
qualche giorno fa un utente all’uscita di una pizzeria a Casoria, alle porte
della città, derubandolo soltanto delle quattro pizze che l’uomo aveva in
mano… ‘Stasera mangeranno i miei
figli’ ha detto il ladro e poi si è dato alla fuga”. Una storia
emblematica, afferma, per rispolverare un’antica usanza proprio napoletana: la
famosa ‘pizza oggi a otto’, la pizza, cioé che si faceva, fritta, nei bassi la
mattina presto e che veniva prelevata e consumata con la promessa di pagarla la
volta successiva (a 8 giorni), un credito che poi veniva puntualmente regolato”.
“Ormai – sottolinea con amarezza – la gente non ricorre più al
finanziamento per un telefonino o un pc, ma per mangiare…”. Da domani, dunque, la pizzeria Sorbillo
accetterà dalla gente del quartiere che non ha immediata disponibilità (una
per abitante, presentandosi nel locale personalmente) il pagamento ‘differito’
del prodotto. “E’ un atto di fiducia verso i napoletani, una nuova
scommessa sulla città che siamo certi non ci deluderà” dice il giovane
pizzaiolo sostenuto, come in altre occasioni, dal commissario regionale dei
Verdi Ecologisti, Francesco Emilio Borrelli.
Link : Ansa