Nuove frontiere
per
il whisky
il whisky
Il
pregiato distillato scozzese va in orbita
pregiato distillato scozzese va in orbita
di Luca Bonacini
Chissà se i padri del whisky scozzese
potevano immaginare che un giorno quel liquido prezioso avrebbe raggiunto le
altezze siderali. Anche se il primato è da sempre conteso con l’Irlanda, il
whisky è una delle tradizioni scozzesi per
eccellenza, fu il frate John Corr a redigere nel 1494 il primo documento sulla
produzione di “acqua vitae”. Da allora sono trascorsi 7 secoli e da ruvido
torcibudella il whisky è diventato un
perfetto equilibrio di aromi e profumi che ne fanno un formidabile nettare da
meditazione prodotto in tutta la Scozia. Gli ingredienti sono sempre gli
stessi, passione, l’esperienza del maestro distillatore, acqua di sorgente,
malto, e botti in legno di eccezionale qualità. Tra le oltre 100 distillerie di Scozia ancora in attività che hanno
resistito alle chiusure, agli incendi, e ai bombardamenti, c’è la Ardbeg di Port Ellen fondata nel 1815,
famosa per produrre il single malt più torbato dell’intera Scozia, una
distilleria delle Islay che sospese la produzione unicamente dal 1981 al 1988,
prima di venire acquisita nel 1997 dalla Glenmorangie.
potevano immaginare che un giorno quel liquido prezioso avrebbe raggiunto le
altezze siderali. Anche se il primato è da sempre conteso con l’Irlanda, il
whisky è una delle tradizioni scozzesi per
eccellenza, fu il frate John Corr a redigere nel 1494 il primo documento sulla
produzione di “acqua vitae”. Da allora sono trascorsi 7 secoli e da ruvido
torcibudella il whisky è diventato un
perfetto equilibrio di aromi e profumi che ne fanno un formidabile nettare da
meditazione prodotto in tutta la Scozia. Gli ingredienti sono sempre gli
stessi, passione, l’esperienza del maestro distillatore, acqua di sorgente,
malto, e botti in legno di eccezionale qualità. Tra le oltre 100 distillerie di Scozia ancora in attività che hanno
resistito alle chiusure, agli incendi, e ai bombardamenti, c’è la Ardbeg di Port Ellen fondata nel 1815,
famosa per produrre il single malt più torbato dell’intera Scozia, una
distilleria delle Islay che sospese la produzione unicamente dal 1981 al 1988,
prima di venire acquisita nel 1997 dalla Glenmorangie.
Il nuovo corso ha
permesso di continuare la storica produzione del raffinato whisky e di
rinnovare gli impianti, ma anche di investire
nella ricerca studiando l’osmosi che avviene fra gli aromi contenuti nei
liquori e quelli delle botti. Ricerche
che hanno preso ora la via dello spazio. Fiale-test targate Ardbeg, sono
state inviate alla Stazione Spaziale
Internazionale per testare in microgravità (e confrontare i risultati con
quelli “terrestri”) varie serie di molecole attive. Si cercano nuovi
indizi per capire meglio il processo di fermentazione di queste sostanze
complesse, e successive applicazioni sui prodotti commerciali. Nuove frontiere siderali per il pregiato
distillato scozzese, che per secoli ha dato gioia a milioni di estimatori,
raggiungendo i cinque continenti.
permesso di continuare la storica produzione del raffinato whisky e di
rinnovare gli impianti, ma anche di investire
nella ricerca studiando l’osmosi che avviene fra gli aromi contenuti nei
liquori e quelli delle botti. Ricerche
che hanno preso ora la via dello spazio. Fiale-test targate Ardbeg, sono
state inviate alla Stazione Spaziale
Internazionale per testare in microgravità (e confrontare i risultati con
quelli “terrestri”) varie serie di molecole attive. Si cercano nuovi
indizi per capire meglio il processo di fermentazione di queste sostanze
complesse, e successive applicazioni sui prodotti commerciali. Nuove frontiere siderali per il pregiato
distillato scozzese, che per secoli ha dato gioia a milioni di estimatori,
raggiungendo i cinque continenti.
A quando il pregiato balsamico nella dispensa della navetta ?