Gente di teatro e buona cucina
alla Vecchia Pirri
di Modena
di Luca Bonacini
Carla
conosce quasi tutti i clienti per nome, e sa cosa ordineranno, i giovani che riempivano
il locale negli anni ’80, oggi tengono
famiglia e i loro ragazzi hanno seguito le orme dei genitori, sedendo agli
stessi tavoli. Mentre vi sono locali che dopo momenti di grande notorietà,
sembrano non essere più in voga, e al loro interno mancano entusiasmo e
clienti, gli anni non sembrano scalfire il successo di Pirri, preciso punto di
riferimento per i modenesi, che entrando vanno sul sicuro, e quasi non
sfogliano il ricco menù scegliendo senza indugio i tortellini in brodo, gli
spaghetti alla zeus, le tagliatelle al ragù, i maccheroni al pettine; la cotoletta
alla milanese, la petroniana, le gustose tagliate e i bolliti, oppure se il
tempo stringe un insalatone, o le ottime piadine, perfette per uno spuntino
veloce. Erano i primi anni ’50 quando apriva questa osteria con cucina, e c’era
la signora Malagoli, l’insegna veniva dalla più antica sede di via San
Cristoforo, ormai chiusa, frequentata dai commercianti e dalla borghesia, con
una sala riservata che i non ammessi
chiamavano “Senato”. Dopo che per
qualche anno, il locale di via Prampolini si era chiamato Dal Toscano, fu nell’83 che arrivò Gianni Pioppi, celeberrimo
gestore di tanti locali di successo, che riaccese l’interesse dei modenesi facendo
come sempre il tutto esaurito.
conosce quasi tutti i clienti per nome, e sa cosa ordineranno, i giovani che riempivano
il locale negli anni ’80, oggi tengono
famiglia e i loro ragazzi hanno seguito le orme dei genitori, sedendo agli
stessi tavoli. Mentre vi sono locali che dopo momenti di grande notorietà,
sembrano non essere più in voga, e al loro interno mancano entusiasmo e
clienti, gli anni non sembrano scalfire il successo di Pirri, preciso punto di
riferimento per i modenesi, che entrando vanno sul sicuro, e quasi non
sfogliano il ricco menù scegliendo senza indugio i tortellini in brodo, gli
spaghetti alla zeus, le tagliatelle al ragù, i maccheroni al pettine; la cotoletta
alla milanese, la petroniana, le gustose tagliate e i bolliti, oppure se il
tempo stringe un insalatone, o le ottime piadine, perfette per uno spuntino
veloce. Erano i primi anni ’50 quando apriva questa osteria con cucina, e c’era
la signora Malagoli, l’insegna veniva dalla più antica sede di via San
Cristoforo, ormai chiusa, frequentata dai commercianti e dalla borghesia, con
una sala riservata che i non ammessi
chiamavano “Senato”. Dopo che per
qualche anno, il locale di via Prampolini si era chiamato Dal Toscano, fu nell’83 che arrivò Gianni Pioppi, celeberrimo
gestore di tanti locali di successo, che riaccese l’interesse dei modenesi facendo
come sempre il tutto esaurito.
Poteva capitare di vedere entrare il presidente
del Consiglio Craxi, insieme alle autorità cittadine, oppure il mondo dello
spettacolo al gran completo, con Bramieri, la Vanoni, Tognazzi, Walter Chiari,
la Melato, si vedeva Benigni esilarante come al solito, o Aldo, Giovanni e
Giacomo, irresistibili anche a tavola, e si vide anche Gaber, la sera prima di
andarsene per sempre. Tutti facevano a gara per assicurarsi un tavolo, specie
dopo il teatro, l’affollamento non venne mai meno, e i clienti non si
scomposero neppure quella volta che si sviluppò un piccolo incendio in cucina,
con tanto di fumo in sala, e i pompieri che entravano risoluti, chiamati dai gestori
Carla e Raul, per un eccesso di zelo, che in questi casi è d’obbligo. Anche
oggi Da Pirri entrano con naturalezza, personaggi famosi e gente comune,
celebrità e modenesi della porta accanto, mentre un tempo era assiduo Vittorio
Gassman, ora si può incontrare il figlio Alessandro, attorniato da donne
affascinanti; se qualche anno fa si vedeva l’Ingegner Ferrari in compagnia di
Scaglietti, oggi viene il figlio Piero, e non mancano neppure i piloti più
famosi da Schumacher, a Massa.
del Consiglio Craxi, insieme alle autorità cittadine, oppure il mondo dello
spettacolo al gran completo, con Bramieri, la Vanoni, Tognazzi, Walter Chiari,
la Melato, si vedeva Benigni esilarante come al solito, o Aldo, Giovanni e
Giacomo, irresistibili anche a tavola, e si vide anche Gaber, la sera prima di
andarsene per sempre. Tutti facevano a gara per assicurarsi un tavolo, specie
dopo il teatro, l’affollamento non venne mai meno, e i clienti non si
scomposero neppure quella volta che si sviluppò un piccolo incendio in cucina,
con tanto di fumo in sala, e i pompieri che entravano risoluti, chiamati dai gestori
Carla e Raul, per un eccesso di zelo, che in questi casi è d’obbligo. Anche
oggi Da Pirri entrano con naturalezza, personaggi famosi e gente comune,
celebrità e modenesi della porta accanto, mentre un tempo era assiduo Vittorio
Gassman, ora si può incontrare il figlio Alessandro, attorniato da donne
affascinanti; se qualche anno fa si vedeva l’Ingegner Ferrari in compagnia di
Scaglietti, oggi viene il figlio Piero, e non mancano neppure i piloti più
famosi da Schumacher, a Massa.