conferme
Oggi sul blog di
Panorama, Luca Gardini, miglior sommelier del mondo
Panorama, Luca Gardini, miglior sommelier del mondo
parla del lambrusco
BOLLICINE di
LAMBRUSCO
LAMBRUSCO
di Luca Gardini
Se il mondo, non solo economico, guarda a
oriente, in cucina il Sol Levante la fa da padrone. In altre parole, meno
tagliatelle e più sushi in tavola in nome del nuovo mantra della leggerezza.
Che deve entrare anche nel bicchiere. Come? Con vini freschi, leggeri, attenti alla tipicità ma soprattutto alla
qualità: praticamente l’identikit del Lambrusco.
Spesso snobbato, il re delle bollicine emiliane, racchiude in sé una serie di
qualità che finalmente hanno fatto
breccia anche presso la critica enologica; questa volta in netto ritardo
rispetto ad un grande pubblico, che invece non ha mai smesso di amare questo
perlage. I meriti di questo successo? In primo luogo il prezzo contenuto, un
legame territoriale e varietale molto forte, associato a una qualità media
piuttosto elevata. Infine i produttori che, oltre ad incrementare la cura del
lavoro in vigna, hanno cercato in cantina di perlustrare differenti metodologie
di spumantizzazione come: il metodo classico, tipico anche degli champagne
d’oltralpe, il metodo charmat e la rifermentazione in bottiglia. La vera dote
del Lambrusco riguarda la sua grande abbinabilità senza vincolo di stagioni. Risultano
eccellenti con i piatti robusti della cucina del nord, l’Eclisse della cantina
Paltrinieri o il Lambrusco Rosè di
Modena Doc prodotto da Cantina della
Volta. In estate, magari avendo l’accortezza di servirlo ad una temperatura
più fresca, si può abbinare addirittura a qualche piatto di mare. Un esempio?
‘Il Mio Lambrusco’ prodotto da Camillo
Donati si sposa magnificamente con un brodetto di pesce o un polipo alla
luciana. Infine è ideale con i piatti agrodolci delle cucine orientali, oppure
con una semplice merenda al sacco, in compagnia di un panino imbottito
all’ombra di un albero. Per celebrare il Lambrusco andrà in scena (9 e 10
marzo) presso il castello di Levizzano Rangone (Mo) la manifestazione ‘To Be Lambrusco’. In questa occasione
numerose aziende, in rappresentanza delle rispettive province produttrici,
faranno assaggiare la nuova annata 2012.
oriente, in cucina il Sol Levante la fa da padrone. In altre parole, meno
tagliatelle e più sushi in tavola in nome del nuovo mantra della leggerezza.
Che deve entrare anche nel bicchiere. Come? Con vini freschi, leggeri, attenti alla tipicità ma soprattutto alla
qualità: praticamente l’identikit del Lambrusco.
Spesso snobbato, il re delle bollicine emiliane, racchiude in sé una serie di
qualità che finalmente hanno fatto
breccia anche presso la critica enologica; questa volta in netto ritardo
rispetto ad un grande pubblico, che invece non ha mai smesso di amare questo
perlage. I meriti di questo successo? In primo luogo il prezzo contenuto, un
legame territoriale e varietale molto forte, associato a una qualità media
piuttosto elevata. Infine i produttori che, oltre ad incrementare la cura del
lavoro in vigna, hanno cercato in cantina di perlustrare differenti metodologie
di spumantizzazione come: il metodo classico, tipico anche degli champagne
d’oltralpe, il metodo charmat e la rifermentazione in bottiglia. La vera dote
del Lambrusco riguarda la sua grande abbinabilità senza vincolo di stagioni. Risultano
eccellenti con i piatti robusti della cucina del nord, l’Eclisse della cantina
Paltrinieri o il Lambrusco Rosè di
Modena Doc prodotto da Cantina della
Volta. In estate, magari avendo l’accortezza di servirlo ad una temperatura
più fresca, si può abbinare addirittura a qualche piatto di mare. Un esempio?
‘Il Mio Lambrusco’ prodotto da Camillo
Donati si sposa magnificamente con un brodetto di pesce o un polipo alla
luciana. Infine è ideale con i piatti agrodolci delle cucine orientali, oppure
con una semplice merenda al sacco, in compagnia di un panino imbottito
all’ombra di un albero. Per celebrare il Lambrusco andrà in scena (9 e 10
marzo) presso il castello di Levizzano Rangone (Mo) la manifestazione ‘To Be Lambrusco’. In questa occasione
numerose aziende, in rappresentanza delle rispettive province produttrici,
faranno assaggiare la nuova annata 2012.
I MIEI CONSIGLI :
Eclisse cantina
Gianfranco Paltrinieri
Gianfranco Paltrinieri
Lambrusco di
Sorbara 2011
Sorbara 2011
Il
Sorbara come dovrebbe essere. Colore scarico, con un impatto olfattivo ricco di
note di piccoli frutti rossi (lampone e ribes), cui fa seguito un attacco
gustativo rigoglioso, invogliante, che rimanda, ancora una volta, al lampone e
al ribes, ma gli aggiunge sensazioni di melograno, rosa canina e marasca.
Finale lievemente minerale.
Sorbara come dovrebbe essere. Colore scarico, con un impatto olfattivo ricco di
note di piccoli frutti rossi (lampone e ribes), cui fa seguito un attacco
gustativo rigoglioso, invogliante, che rimanda, ancora una volta, al lampone e
al ribes, ma gli aggiunge sensazioni di melograno, rosa canina e marasca.
Finale lievemente minerale.
Prezzo:
9 €
9 €
*
Cantina della Volta
Lambrusco Rosè di
Modena Doc (metodo classico)
Modena Doc (metodo classico)
Color
rosa tenue attraversato da un perlage fine e persistente. Il naso rivela
sensazioni nitide di melograno e rosa con accenni di tostatura. La bocca è
raffinata e palesa sensazioni acido-sapide che ricordano nitidamente il
lampone, la fragolina di bosco e la rosa canina. Finale di grande persistenza.
rosa tenue attraversato da un perlage fine e persistente. Il naso rivela
sensazioni nitide di melograno e rosa con accenni di tostatura. La bocca è
raffinata e palesa sensazioni acido-sapide che ricordano nitidamente il
lampone, la fragolina di bosco e la rosa canina. Finale di grande persistenza.
Prezzo:
12€
12€
*
Camillo Donati
Il Mio Lambrusco
2010
2010
Colore
violaceo ed unghia color granato, già al naso ha l’impronta vinosa densa di
sensazioni che richiamano la viola, la mora, il gelso e la china. La carbonica
spesso è soltanto sussurrata, mentre la bocca è potente, austera, con nitidi richiami
di terra bagnata e rabarbaro. I tannini, ben presenti, sostengono l’immagine
vinosa di questo Lambrusco prodotto sulle prime colline parmensi.
violaceo ed unghia color granato, già al naso ha l’impronta vinosa densa di
sensazioni che richiamano la viola, la mora, il gelso e la china. La carbonica
spesso è soltanto sussurrata, mentre la bocca è potente, austera, con nitidi richiami
di terra bagnata e rabarbaro. I tannini, ben presenti, sostengono l’immagine
vinosa di questo Lambrusco prodotto sulle prime colline parmensi.
Prezzo:
10€
10€
Link : Panorama.it