FERRAN ADRIA’: DUE
CENE ALL’ASTA
CENE ALL’ASTA
di Luca Bonacini
Le aste funzionano. Anche i super chef scoprono l’asta come occasione per fare cassa, o per fare opere di beneficenza,
come è accaduto qualche settimana fa, quando Fulvio Pierangelini ha cucinato
per alcuni ospiti offrendo il ricavato ai terremotati della Bassa modenese. Ora
è Ferran Adrià a lasciarsi convincere da Sotheby a mettere all’asta due cene
per quattro persone. Il cinquantenne guru catalano della cucina molecolare, che
dopo 27 anni ha sospeso l’attività del suo ristorante tre stelle Michelin, El
Bulli eletto per quattro anni di seguito il migliore del mondo, sarà oggetto di
un asta da Sotheby il 3 aprile a Hong Kong
e il 26 dello stesso mese a New York. Chi non ha potuto mai andare a
cena al pluripremiato El Bulli, mettendosi in lista di attesa per mesi, potrà
partecipare alla gara all’incanto. La base d’asta, 5mila euro per cena,
ciascuna per 4 persone, verranno in oltre aggiudicati la cantina con 8mila
bottiglie, l’attrezzatura, i souvenir e ricordi de El Bulli, stimati circa un
milione di dollari. Il ricavato andrà a favore della Fondazione El Bulli, un
centro di ricerche culinarie che aprirà le porte in Spagna nel 2014.
come è accaduto qualche settimana fa, quando Fulvio Pierangelini ha cucinato
per alcuni ospiti offrendo il ricavato ai terremotati della Bassa modenese. Ora
è Ferran Adrià a lasciarsi convincere da Sotheby a mettere all’asta due cene
per quattro persone. Il cinquantenne guru catalano della cucina molecolare, che
dopo 27 anni ha sospeso l’attività del suo ristorante tre stelle Michelin, El
Bulli eletto per quattro anni di seguito il migliore del mondo, sarà oggetto di
un asta da Sotheby il 3 aprile a Hong Kong
e il 26 dello stesso mese a New York. Chi non ha potuto mai andare a
cena al pluripremiato El Bulli, mettendosi in lista di attesa per mesi, potrà
partecipare alla gara all’incanto. La base d’asta, 5mila euro per cena,
ciascuna per 4 persone, verranno in oltre aggiudicati la cantina con 8mila
bottiglie, l’attrezzatura, i souvenir e ricordi de El Bulli, stimati circa un
milione di dollari. Il ricavato andrà a favore della Fondazione El Bulli, un
centro di ricerche culinarie che aprirà le porte in Spagna nel 2014.