Bufera su Mario Batali, il socio di Bastianich

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Bufera su Mario
Batali, il socio di Bastianich


Scoppia
la polemica negli Stati Uniti e coinvolge il super chef Mario Batali. Avrebbe
munito i suoi ben nove locali di New York con un allarme in grado di allertare
la cucina dell’arrivo di un ispettore del servizio sanitario, così da concedere
abbastanza tempo ai dipendenti per coprire eventuali magagne. Ma il suo socio
Joe Bastianich smentisce. Sarebbe una nuova arma contro i controlli nei suoi
ristoranti a porre ancora una volta al centro dell’attenzione dei media il
famoso cuoco Mario Batali. Avrebbe munito i suoi nove locali di New York con un
allarme in grado di allertare la cucina dell’arrivo di un ispettore del
servizio sanitario, così da concedere abbastanza tempo ai dipendenti per
coprire eventuali ‘pecche’ e mancanze che potrebbero costare fino a 5.000
dollari di multa e la perdita del voto “A”, quello più alto concesso
dal servizio sanitario ai ristoranti che rispettano la normativa e che la legge
Usa impone di appendere all’ingresso del locale.
L’indiscrezione
del New York Post, che cita un dipendente di Batali, è però smentita seccamente
dal socio del cuoco italiano, Joe Bastianich, giudice star della versione
italiana del reality Masterchef: “Non vogliamo evitare le ispezioni e
questi sarebbero trucchi che non accetterei” afferma.
Negli
ultimi anni gli ispettori del servizio sanitario hanno moltiplicato le
ispezioni a sorpresa, e le casse della città ne hanno tratto beneficio: dal
2006 i controlli sono saliti del 180% e le multe complessive sono balzate da 16
milioni di dollari ai 45 milioni di dollari del 2012. E proprio questo aumento
avrebbe spinto – mette in evidenza il New York Post – Batali a installare gli
allarmi nei suoi ristoranti: due dipendenti del cuoco italiano, che lavorano in
due dei suoi ristoranti, rispettivamente Lupa e Babbo, confermano con il New
York Post l’esistenza del sistema d’allarme, ma precisano che non è mai stato
usato.
Il
Dipartimento della Sanità afferma che se gli ispettori accertassero tali
pratiche così evasive in un ristorante sospenderebbero i controlli e lo
accuserebbero di ostruzione alle ispezioni, una violazione da ben 28 punti nel
rigido sistema di certificazione dei ristoranti di New York: una penalità così
elevata che potrebbe costare la chiusura al ristorante stesso.
I
ristoranti con voto ‘A’ sono quelli che hanno un punteggio al massimo di 13
punti, anche se solitamente è più basso. Gli altri voti, ‘B’ e ‘C’, sono
assegnati ai ristoranti nei quali vengono rinvenute infrazioni per oltre 13
punti.
Il
sistema di valutazione e le crescenti ispezioni stanno causando problemi a
molti ristoranti di New York, denuncia Andrew Moesel, portavoce
dell’associazione dei ristoranti di New York.
“Il
dipartimento della Sanità sta mettendo la gente nella posizione di chiudere i
propri ristoranti per soddisfare le sue richieste nelle ispezioni”. Il
sindaco di New York, Michael Bloomberg, difende il sistema di valutazione: da
quando sono state introdotti i voti a lettera i ristoranti sono migliorati. La
speaker del del comune di New York e aspirante sindaco, Christine Quinn, ritiene
invece che le multe siano diventate quasi una forma di molestia, costringendo
alla chiusura un numero crescente di ristoranti.
Link : Espresso Food & Wine

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