BOTTURA VS CRACCO intervista a Playboy

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Grandi GOURMET 
in esclusiva per PLAYBOY
BOTTURA 
VS 
CRACCO
Faccia a faccia,
pentola contro pentola, tra due dei più importanti rappresentanti della cucina
italiana. Senza esclusione di colpi
Playboy
va alla scoperta di due chef-personaggi davvero speciali:
Massimo
Bottura e Carlo Cracco. Grazie alla loro creatività e alla ricerca di
ingredienti basilari nella cucina italiana, sono le nostre bandiere culinarie
nel mondo. E, al di là di questo, dalle loro risposte si intuisce quanto siano
due persone stravaganti. E non solo.
Se non avessi fatto
lo chef che altro lavoro avresti trovato?
Bottura: «Trovato? Il
lavoro lo invento, anzi lo avrei inventato».
Cracco: «Probabilmente
sarei diventato prete. Ho fatto per lungo tempo il chierichetto da piccolo e mi
piaceva molto…».
Trattandosi di
Playboy, la domanda è quasi scontata: il tuo piatto che ritieni più erotico?
Bottura: «Certamente
l’uovo embrionale. Queste uova vengono estratte (se ci sono) dalla gallina nel
momento in cui viene privata delle interiora».
Cracco: «Non ho dubbi:
non c’è niente di più erotico di un bel piatto di spaghetti!».
Secondo il tuo
punto di vista, tra cento anni cosa mangeranno gli uomini?
Bottura: «Ancora l’uovo
embrionale. Piccolo, tascabile, pieno di sapore e di nutrimento».
Cracco: «Uova, uova e
ancora uova: un puro ritorno alle origini».
Immagina per un
secondo di essere un cannibale gourmet: che parte femminile mangeresti? Oppure
come la cucineresti per un banchetto cannibale?
Bottura: «Gli occhi. Sodi,
con collirio di aneto. Sai, un bel paio di occhi azzurri con sfumature verdi.
Magnifici!».
Cracco: «Se fossi un
cannibale, di una donna mangerei certamente il cervello. Oppure la lingua».
Che personaggio
della storia saresti voluto essere? E perché?
Bottura: «Vorrei essere
stato Prometeo, perché è colui che ha portato il fuoco agli uomini».
Cracco: «Non saprei, ce
ne sono davvero tanti! Troppi».
La cosa più strana
che hai cucinato?
Bottura: «Ho cotto e
mangiato la supponenza di altri cuochi ignoranti».
Cracco: «Non esistono
assolutamente cose strane da cucinare!».
E invece il luogo
più bizzarro dove ti è capitato di cucinare qualcosa?
Bottura: «La cucina di mia
madre».
Cracco: «Nel vano di un
ascensore».
Ti piace cucinare
solo per gli altri o anche per te stesso?
Bottura: «Quando cucino
gli altri diventano me stesso».
Cracco: «Mi piace
cucinare soprattutto per gli altri».
La musica che ti
ispira di più mentre cucini?
Bottura: «L’ispirazione
precede il momento in cui cucino. Quando cucino applico l’ispirazione che è
necessario avere quando penso a un piatto (omaggio al pianista Thelonious
Monk)».
Cracco: «Mi piace molto
la musica rock e ascolto da Vasco agli U2. È un genere che mi dà energia e
voglia di creare».
Perché, dal tuo
punto di vista, una persona dovrebbe assaggiare una cucina diversa e creativa
come la tua?
Bottura: «Perché è una
cucina viva, consapevole di essere viva, oggi, nel presente».
Cracco: «Che domande!
Perché è unica! E perché nella vita si deve provare tutto, almeno una volta,
per avere una visione completa delle cose».
Qual è la
caratteristica o la parte di te che ti permette di conquistare le donne?
Bottura: «L’energia senza
riposo per giorni e notti».
Cracco: «Mah, davvero non
saprei, è difficile. Anche perché, di solito, sono loro che conquistano me…».
Che cosa c’è nel
tuo futuro?
Bottura: «Ancora futuro».
Cracco: «Una rosa…».
Link
: Play Boy – Carlo Spinelli

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