Heinz Beck: diteci
come mettere la parola fine alle aragoste
come mettere la parola fine alle aragoste
di Scatti di Gusto
I crostacei
soffrono quando finiscono nell’acqua bollente. Parola di biologo, che assicura:
quelli dell’aragosta immersa nel pentolone non sono riflessi automatici ma il
segnale, ormai incontrovertibile, che le altissime temperature provocano sofferenza anche in animali
meno evoluti come i crostacei.
soffrono quando finiscono nell’acqua bollente. Parola di biologo, che assicura:
quelli dell’aragosta immersa nel pentolone non sono riflessi automatici ma il
segnale, ormai incontrovertibile, che le altissime temperature provocano sofferenza anche in animali
meno evoluti come i crostacei.
La
sentenza arriva al termine di una ricerca effettuata da Elwood e Barry Magee
della Queen’s School of Biological Sciences di Belfast che dubbi proposito non
ne hanno: ”l’esperimento è stato progettato in modo da poter distinguere
chiaramente le reazioni dovute al dolore
da quelle generate da un movimento riflesso chiamato nocicezione”, ha
dichiarato Elwood.
sentenza arriva al termine di una ricerca effettuata da Elwood e Barry Magee
della Queen’s School of Biological Sciences di Belfast che dubbi proposito non
ne hanno: ”l’esperimento è stato progettato in modo da poter distinguere
chiaramente le reazioni dovute al dolore
da quelle generate da un movimento riflesso chiamato nocicezione”, ha
dichiarato Elwood.
Dopo
i dubbi etici sul foie gras, mai sopiti e di recente tornati alla ribalta , il
tema della sofferenza degli animali
miete nuove “vittime”. Per chef, consumatori e produttori quello della
sofferenza dei crostacei bolliti è un antico tema che i risultati della ricerca
irlandese rimettono pero’ al centro del dibattito.
i dubbi etici sul foie gras, mai sopiti e di recente tornati alla ribalta , il
tema della sofferenza degli animali
miete nuove “vittime”. Per chef, consumatori e produttori quello della
sofferenza dei crostacei bolliti è un antico tema che i risultati della ricerca
irlandese rimettono pero’ al centro del dibattito.
A
stretto giro è arrivato il commento di
Heinz Beck: “Ho sempre saputo che immergendo in acqua bollente dalla testa
un’aragosta non sente dolore”, ha detto lo chef tedesco che ha aggiunto: “Aspettiamo ora dai ricercatori indicazioni
su metodi indolori di soppressione dei crostacei”. Beck ha precisato di
essersi sempre rifiutato di applicare “metodi crudeli che uccidono gli
esemplari vivi tagliandoli a metà con un colpo di coltello e io non l’ho mai
fatto. Ma se non va bene la tradizionale cottura in acqua bollente, ci diano
indicazioni per una dolce morte perchè la clientela continua a chiedere, anche
in tempi di crisi, i crostacei”.
stretto giro è arrivato il commento di
Heinz Beck: “Ho sempre saputo che immergendo in acqua bollente dalla testa
un’aragosta non sente dolore”, ha detto lo chef tedesco che ha aggiunto: “Aspettiamo ora dai ricercatori indicazioni
su metodi indolori di soppressione dei crostacei”. Beck ha precisato di
essersi sempre rifiutato di applicare “metodi crudeli che uccidono gli
esemplari vivi tagliandoli a metà con un colpo di coltello e io non l’ho mai
fatto. Ma se non va bene la tradizionale cottura in acqua bollente, ci diano
indicazioni per una dolce morte perchè la clientela continua a chiedere, anche
in tempi di crisi, i crostacei”.
Link:
lastampa.it
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