Ragù da duchessa
Sontuosi piatti della tradizione, ricette eleganti che raccontano la cultura gastronomica di una terra. In una solida trattoria a Finale Emilia
di Enzo Vizzari
Ha vinto ben altre battaglie la Giovanna perché il devastante terremoto di maggio potesse interrompere il cammino della sua Fefa. E infatti la Fefa è già ripartita a pieno regime. Notizie altrettanto confortanti attendiamo da Buriani e da Black Bass di Pieve di Cento e dal Rigoletto di Reggiolo, che probabilmente ha subito i danni più gravi.
Nel cuore di Finale Emilia, quasi di fronte al Castello estense della Rocca, la Fefa è nata nelle settimane scorse per la terza volta. La prima, oltre 200 anni fa, come locanda della Genoveffa (appunto, la Fefa).
Poi nel 2001, quando Giovanna Guidetti la riaprì, rifatta, dopo decenni di declino apparentemente inarrestabile.
La terza il 1° settembre, riparate a tempo di record le ingiurie del terremoto.
E chi conosce la Giovanna non se ne è meravigliato: poche parole, tanta sicurezza interiore forgiata dai casi ingiusti della vita, la determinazione dettata da una vocazione tardiva alla cucina che l’ha indotta nel 2000 a mettere da parte la laurea in giurisprudenza per assecondare la curiosità verso la cultura gastronomica della sua terra.
La Fefa è una trattoria-locanda (con belle camere) modello, destinazione quasi d’obbligo per chi voglia conoscere la storia e la realtà di quel territorio di confine tra Modena e Ferrara che ci regala “il” gnocco fritto da accompagnare a grandiosi salumi, la ghiottissima “torta degli Ebrei” (millefoglie di farina e strutto farcita di due strati di Parmigiano Reggiano eredità della comunità ebraica insediata a Finale nel Cinquecento), l’erbazzone, naturalmente il più sontuoso dei ragù all’antica per le tagliatelle di sfoglia tirate a mano, per le lasagne verdi o, nella versione in bianco, per il rinascimentale pasticcio di maccheroni con pasta frolla dolce; oltre agli immancabili tortelli e passatelli in brodo di cappone e faraona, ai tortelloni d’erbe e di zucca, all’anatra confit con salsa di Lambrusco, al piccione disossato con salsa al miele, per finire con la torta di tagliatelle all’Anicione.
Tutto questo e altro ancora si gusta in serenità alla tavola della Fefa e tutto è anche raccontato nel bel libro “A tavola con… Duchi e Duchesse” (Baraldini Editore) che Giovanna ha pubblicato in primavera. Conto più che saggio: difficile toccare i 50 euro.
Osteria La Fefa
Finale Emilia (Mo), via Trento e Trieste 9/c
Tel. 0535 780202, chiuso: martedì
Link : Espresso food&wine