GIANNI MORANDI con i CLOCHARD
PENSANDO a LUCIO
di Luca Bonacini
Un’ iniziativa di cuore a cui Lucio Dalla non mancava mai organizzata presso lo storico ristorante Diana a Bologna in via Indipendenza dove qualche
giorno fa sono stati ospitati 80 senza
tetto, in una cena solidale giunta alla terza edizione. Un ricordo ancora
indelebile quello che ha lasciato il cantautore, ricordato ogni giorno da tanti
che si recano davanti alla sua casa in centro per rendergli omaggio, ora celebrato
con un istallazione luminosa che ne proietta l’immagine, e sostano ad ascoltare
i suoi brani più belli che vengono diffusi
per tutta la giornata, un artista ricordato per atti di solidarietà silenziosa, per aiuti dati senza pubblicità. A queste occasioni conviviali in
favore degli ultimi Lucio era sempre presente,
ricorda l’amico di sempre Gianni Morandi, e dopo pranzo cantava e intratteneva,
dicendo che da questi eventi “si esce migliorati, ed è più quello che
ricevi di quello che hai dato”. Si tratta di un’esigenza concreta della
città offrire conforto a questo popolo silenzioso e scomodo di oltre 1500 emarginati, che ogni giorno si
presenta agli enti assistenziali di
Bologna, per un pasto caldo, momenti nei quali un esercito di volontari si
adopera per dare una mano, come è stato pochi giorni fa al Diana, dove,
presente il sindaco Virgilio Merola,
in un clima disteso e conviviale ha avuto luogo questo momento di condivisione.
Dopo l’ottima cena poi è comparsa una chitarra e contagiati dalla musica gli
ospiti hanno suggerito la scaletta e iniziato a cantare: Alessandro Bergonzoni ha interpretato “L’anno che verrà”, e poi tutti insieme “Piazza Grande”, “Vita”, “In ginocchio da te”. Eros Palmirani direttore storico del Diana si è adoperato per fare sentire
tutti a casa, con la sua amabile ospitalità e con un menù della tradizione : lasagne, penne all’arrabbiata, arrosto
di vitello e tacchino, patate al forno e gelato alla crema con fragole. Una
bella idea di Roberto Morgantini che verrà sicuramente ripetuta, sull’onda
dell’entusiasmo hanno aderito altri
quaranta ristoranti che una volta al mese prepareranno pasti da distribuire
ai senza tetto.
giorno fa sono stati ospitati 80 senza
tetto, in una cena solidale giunta alla terza edizione. Un ricordo ancora
indelebile quello che ha lasciato il cantautore, ricordato ogni giorno da tanti
che si recano davanti alla sua casa in centro per rendergli omaggio, ora celebrato
con un istallazione luminosa che ne proietta l’immagine, e sostano ad ascoltare
i suoi brani più belli che vengono diffusi
per tutta la giornata, un artista ricordato per atti di solidarietà silenziosa, per aiuti dati senza pubblicità. A queste occasioni conviviali in
favore degli ultimi Lucio era sempre presente,
ricorda l’amico di sempre Gianni Morandi, e dopo pranzo cantava e intratteneva,
dicendo che da questi eventi “si esce migliorati, ed è più quello che
ricevi di quello che hai dato”. Si tratta di un’esigenza concreta della
città offrire conforto a questo popolo silenzioso e scomodo di oltre 1500 emarginati, che ogni giorno si
presenta agli enti assistenziali di
Bologna, per un pasto caldo, momenti nei quali un esercito di volontari si
adopera per dare una mano, come è stato pochi giorni fa al Diana, dove,
presente il sindaco Virgilio Merola,
in un clima disteso e conviviale ha avuto luogo questo momento di condivisione.
Dopo l’ottima cena poi è comparsa una chitarra e contagiati dalla musica gli
ospiti hanno suggerito la scaletta e iniziato a cantare: Alessandro Bergonzoni ha interpretato “L’anno che verrà”, e poi tutti insieme “Piazza Grande”, “Vita”, “In ginocchio da te”. Eros Palmirani direttore storico del Diana si è adoperato per fare sentire
tutti a casa, con la sua amabile ospitalità e con un menù della tradizione : lasagne, penne all’arrabbiata, arrosto
di vitello e tacchino, patate al forno e gelato alla crema con fragole. Una
bella idea di Roberto Morgantini che verrà sicuramente ripetuta, sull’onda
dell’entusiasmo hanno aderito altri
quaranta ristoranti che una volta al mese prepareranno pasti da distribuire
ai senza tetto.
Crediti : Corriere della Sera