COSA C’è MEGLIO del SUGHERO ?

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Amato prezioso sughero

 Centrotavola, decorazioni o anche solo
raccolta differenziata. Dagli usi creativi a quelli semplicemente ‘etici’, dopo
aver stappato per San Silvestro e il primo gennaio bottiglie in quantità,
arriva la campagna “Tappo a
chi?”
, lanciata da Rilegno, il consorzio nazionale per la raccolta, il
recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno e sughero. C’è chi ha
creatività e manualità e ne fa centrotavola e decorazioni, come Cinzia Boggian della famiglia della Peca di Lonigo, chi con fantasia ci
addobba l’albero di Natale come Roberto Franceschini del ristorante Romano a
Viareggio. E guadagnano anche il plauso degli eco-sensibili. Che siate creativi
o meno, l’appello è di non buttare nella spazzatura indifferenziata quanto di
prezioso ci dà la natura. Sarebbe uno spreco enorme. Basti pensare che solo in
Italia e in un solo anno sono oltre 1 miliardo e 200 milioni di tappi di sughero (cioè 7 mila tonnellate di
materiale) quelli che saltano dalle bottiglie. E oltre il 15% durante le feste
natalizie, in particolare a Capodanno. “Dopo il brindisi, raccogliamo i tappi di vino e spumanti, anziché
gettarli nella spazzatura”. L’invito arriva da Rilegno, il consorzio
nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno
e sughero, che promuove “Tappoachi”?,
iniziativa organizzata in cinque regioni italiane in accordo con i gestori di
igiene urbana per la raccolta differenziata del sughero e il suo successivo
avvio a riciclo, per addobbi, accessori moda, arredi, edilizia. Il progetto,
sottolineano i promotori, parte dall’idea di costruire una società più
ecosostenibile e solidale, e accompagna la tradizione di aprire il nuovo anno
con buoni propositi. Il sughero è un
materiale duttile e prezioso, naturale
al 100%
. Ed è universalmente riconosciuto come la chiusura migliore per il
vino, perché ne protegge gusto e aromi mantenendolo in contatto osmotico con
l’aria. Inoltre può essere riutilizzato in diversi settori, dall’edilizia
(pannelli isolanti e fonoassorbenti, granulati), al comparto calzaturiero
(tacchi e solette). Per queste sue preziose caratteristiche è importante non
disperdere nell’ambiente i tappi in sughero, ma raccoglierli per avviarli al
riciclo, trasformando così i tappi da rifiuto a risorsa. L’avvio risale al 2009
in occasione di Cantine Aperte e in collaborazione, in questa prima fase, con
il Movimento Turismo del Vino.
Sono cinque fino a oggi le regioni
(Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige) dove si è
sviluppato il progetto che vede nel Piemonte un vero e proprio caso virtuoso,
dove ha sede la cooperativa Artimestieri di Boves (Cn), unico impianto a
livello nazionale autorizzato al trattamento dei rifiuti di sughero che dà
lavoro a persone diversamente abili.
Ogni cittadino può raccogliere i tappi
usati e portandoli negli ecocentri e
le isole ecologiche presenti nei vari territori dove è attiva la convenzione
con Rilegno. Il consorzio provvederà poi al recupero dei tappi raccolti,
garantendone il conferimento al riciclatore.
Fonti : L’Espresso
Food&Wine

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