Il Museo Caffè Cagliari
“Le Macchine da Caffè”.
“Le Macchine da Caffè”.
di Luca Bonacini
Quando nel 1895 il giovane Ambrogio Cagliari si imbarcava in cerca di fortuna destinazione Brasile, forse non immaginava che sarebbe stato il primo passo per cambiare radicalmente la sua vita. Un lungo viaggio per mare che per invogliare gli emigranti era sostenuto dal governo Paulista che favoriva l’inserimento nelle grandi fazende in cui si coltivava principalmente caffè. Un faticoso apprendistato per apprendere l’arte della selezione, della tostatura e della miscelatura del caffè, fece emergere le capacità di Ambrogio portandolo in breve alla conduzione di attività commerciali a San Paulo e in Europa, alla partecipazione ad importanti expo, e a prestigiosi incarichi governativi in qualità di ambasciatore del caffè del Brasile fino al 1909 anno in cui “a bordo di una nave carica di caffè” lo riportò di nuovo in Italia, per dare il via alla fiorente attività che avrebbe impegnato con successo la famiglia nei cento anni successivi.
Oggi è Alberto Cagliari insieme alla figlia Alessandra ad occuparsi dell’azienda di famiglia, conosciuta ormai in molti paesi del mondo per la lavorazione del caffè di qualità, che in questi anni ha fruttato allo storico marchio riconoscimenti e soddisfazioni, e che dispone anche di un avviata Scuola del Caffè, per preparare adeguatamente gli operatori. Dopo il festeggiamento del centenario nel 2009 si è definitivamente completato il “Museo delle Macchine da Caffè Espresso”, un vero gioiello che custodisce la più importante collezione di questo genere al mondo. La passione che ha animato questa lunga ricerca ha prodotto risultati straordinari, una collezione unica che interpreta gli ultimi cento anni del design, del costume, della cultura, celebrando una delle professioni più antiche. La collezione di macchine da caffè più estesa del mondo, è finalmente divenuta un Museo fruibile a un pubblico eterogeneo, di appassionati, neofiti o semplici curiosi, visitabile in compagnia di guide qualificate effettuando un percorso a ritroso nel tempo, esplorando tutte le sfumature del Novecento, attraverso l’evoluzione del design di uno strumento che è diventato familiare a tutti noi, e che contribuisce a dispensare uno dei piccoli piaceri della nostra giornata. Oltre 100 esemplari di grande valore storico e stilistico secondo un percorso cronologico dove ammirare le prime macchine a colonna con funzionamento a vapore dei primi del ‘900, quelle con sistema a leva manuale del dopoguerra fino ai modelli ad erogazione continua degli anni ’60. Tutte le macchine sono originali, alcune perfettamente funzionanti, autentici capolavori della tecnica e del design dell’industria italiana, alcuni nati dalle matite di alcuni tra i più prestigiosi designers italiani che hanno saputo interpretare e adattare alle macchine da caffè le influenze sociali e artistiche di ogni momento storico. Tra le rarità ci sono la Condor di Torino, azienda di proprietà di Re Vittorio Emanuele; la Pavoni che vinse il concorso di design del ’56; la famosa Victoria Arduino, unico modello al mondo di cui si abbia notizia con l’inconfondibile aquila che sovrasta, e dotata di una celletta per il carbone; la Gaggia Classica III gruppi, la prima macchina a rendere famosa la crema caffè; l’Eureka modello Superba, un tipico esempio di influenza dello stile americano degli anni ’50, che la fa assomigliare a un jukebox.
Pubblicato su Live In 2012
www.caffecagliari.it